Archivi categoria: A sud

Passerò dal lungomare

Non leggerò alcun classico latino stasera, nessun classico in generale. Fra qualche minuto spegnerò questo computer e farò un giro più lungo per tornare a casa, passerò dal lungomare e sarò in compagnia dei miei ricordi. Bastano e avanzano.La blogosfera ha in sé anche la sua fine, il germe del suo annullamento, che io lo dica e lo ricordi non credo sia un male in assoluto. Probabilmente non è nemmeno un merito particolare ma solo un modo poco originale di invecchiare.
Quando si vuole guardare il profilo del mare della vita e si è continuamente infastiditi dal coglione di turno che si piazza davanti possono saltare i nervi. A me sono saltati.

Cefalù primi di maggio del 2009

 


Fragilità

1Non voglio morire senza capire, senza alternative, senza altre possibilità che quella di schiantarmi sull’ennesima delusione. E’ stato così ed è stato, ma sarà anche stavolta per sempre: non ci sono altri interlocutori, non c’è bisogno di interpreti delicati e sensibili. Serve solo capirlo e dirlo, tutto il resto è banale analisi di ciò che è avvenuto e che non si ripeterà mai più identico. La mia amica lo sa: cerchi l’armonia che hai sentito una volta e la insegui per una vita intera…quando infine ti accorgi di essere solo in tutto questo può essere normale pensare di lasciare cadere le braccia. Sono fragile, non lo nascondo, il senso d’inutilità per gente come me è sempre in agguato. Il blog è aperto, il blog è un’altra dimensione e necessita probabilmente di un approccio diverso… sinceramente mi sento “forzato”. Io ho, per fortuna, l’età in cui molte cose perdono la loro connotazione mediocremente ideologica e acquistano invece una valenza pìù elevata e segreta. Di essa scrivo come posso, ad essa guardo come ad una liberazione.
Stasera sono arrivato nella città dove sono nato verso sera: dovevate esserci. Palermo tagliata da una luce di sbieco era perfetta! Le cupole delle chiese illuminate dall’oro del sole che tramontava, le ville liberty e il mare come seta grigia distesa sul golfo, ogni cosa al suo posto ed io con loro. Senza se e senza ma, senza rimpianti e con qualche malinconia, leggera però come la soddisfazione di esserci e di pensarmi qui dopo altre vite trascorse altrove.